I pomodori mangiati da piccoli nell’orto della nonna avevano un sapore che nel tempo si è perso per strada. Quello che sta cercando di fare la cooperativa di Fondi Agripeppe è di ritornare a quel gusto che in anni di innovazione varietale ha lasciato il posto a una maggiore produttività.
“Stiamo indirizzando i nostri soci verso la produzione di varietà ad elevate qualità gustative – interviene a IFN Luca Peppe, presidente della cooperativa – perché negli ultimi tempi i consumatori considerano il gusto un importante driver di scelta per l’acquisto”.
Concentrarsi sul gusto però non è facile. “Negli anni sono stati fatti diversi passi indietro e si è puntato molto sulla quantità a discapito della qualità. In più il consumo si è diversificato perché sono cambiate le abitudini delle famiglie. Ora si ha meno tempo per cucinare quindi si prediligono piatti pronti o semipronti che erodono quote di mercato del fresco, ma se vogliamo riconquistarle dobbiamo necessariamente tornare al sapore anche se non è semplice, perché se si punta su questo si potrebbero penalizzare altre caratteristiche, come la resistenza sul banco o la produttività”.
La cooperativa si sta espandendo anche su altre produzioni e quest’anno ha accolto in cooperativa un socio che produce albicocche: “Insistiamo sulle produzioni di orticole e verdure, ma da quest’anno ci siamo aperti alla frutta perché vogliamo costruire una nuova gamma di prodotti”.
Per quanto riguarda i pomodori Agripeppe ha avviato la stagione con l’oblungo, il tondo liscio verde e il cuore di bue e sta iniziando proprio in questi giorni la raccolta del tondo liscio a grappolo e del l’oblungo rosso a grappolo. “L’inizio di stagione per il verde non è stato male, ma l’eccessivo caldo anomalo ha fatto maturare troppo velocemente i prodotti e questo genera un accavallamento di prodotto con la Sicilia, che invece è nella fase finale con la produzione e quindi commercializza a prezzi più bassi”.
Sul fronte peperoni l’azienda è al terzo anno di produzione dello Sweet Palermo, che entrerà in fase di raccolta tra una settimana. Ha accantonato invece la melanzana Perlina: “Il consumo era troppo basso e non c’era un canale costante e quindi abbiamo preferito sospenderla. Tra le tipologie in coltivazione ci sono la tonda, maggiormente consumata, la lunga, la viola e la striata. “Fino a dieci giorni fa i prezzi erano soddisfacenti, ultimamente invece c’è stata una flessione dovuta anche in questo caso alla sovrapposizione con le referenze di altre zone di produzione “.
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